Il Kaizen ai tempi del covid

Blog post by Fabio Salomone

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February 23, 2022 | Lean

Ho recentemente letto un articolo in cui venivano analizzati i risultati Economico/Finanziari di Toyota nel secondo semestre dell’anno fiscale 2021 (quello che va, per l’azienda giapponese, da Aprile a Settembre 2021).

L’azienda ha dichiarato un risultato operativo più basso rispetto all’anno precedente: dal 8,6% a 7,5% di profitto.

Al di là del fatto che questo valore resti significativamente più alto della media dei suoi diretti concorrenti, che, ad eccezione di BMW che ha un risultato di poco inferiore, viaggiano tutti tra il 3% e il 5%, la cosa che più impressiona è la struttura di tale risultato.

Il fenomeno di riduzione dei volumi e dalla variazione del mix (che ha portato a perdere fatturato e produttività a tutti i “car makers”) è stato l’elemento principale della perdita di prestazione, determinando circa 7,5 Miliardi di Euro di profitti in meno.

Questo fenomeno, però, è stato compensato in modo molto importante dalle attività di miglioramento, che ne hanno ridotto l’impatto del 17%, grazie a circa 1,3 miliardi di Euro di minori costi.

Ho trovato molto istruttivo, ancora una volta, leggere che Toyota abbia voluto precisare che tali risparmi non sono stati ottenuti da mirabolanti azioni di ristrutturazione svolte dal vertice, ma che “la maggior parte dei miliardi di yen contabilizzati nei risultati annunciati per il primo semestre è in realtà il risultato dei risparmi quotidiani su tutti i conti”.

Anche in questi tempi difficili, quindi, avere un processo di miglioramento continuo, sistematico e che coinvolge tutte le persone, fa la differenza.

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