“Spostati, faccio io!”

Novembre 3, 2021 Lean
Blog post by Marco Campana Learn more

Prima di diventare “allenatori” siamo stati noi per primi “giocatori”. Abbiamo giocato in prima persona la partita imparando a conoscere ogni tecnica, ogni trucco del mestiere. È in quel contesto che siamo diventati bravi a “fare” e la fonte della nostra energia è stata la soddisfazione per i risultati raggiunti grazie al nostro “fare”.

Non sempre si può essere solo giocatori, arriva il momento in cui siamo noi a dover allenare. A questo punto, tanto più rimaniamo attaccati alla nostra immagine di giocatori, tanto meno saremo efficaci come allenatori. Se il nostro ricordo di giocatore è troppo forte, la nostra attenzione sarà puntata sul “fare il Processo” e non su “allenare le Persone”. Potrà anche capitare di dire la terribile frase: “Spostati, faccio io!” in grado di annullare tutti i buoni propositi dei corsi di comunicazione e relazione a cui abbiamo partecipato.

La naturale evoluzione della conoscenza si compone di tre fasi:

  1. Sapere
  2. Saper Fare
  3. Saper Far Fare

 Anche la naturale evoluzione dei Leader in Azienda segue questo percorso.

Passiamo da una conoscenza generica e teorica (Sapere) ad una conoscenza specifica e particolare che ci rende autorevoli nella materia (Saper Fare), arrivando infine alla conoscenza di saper insegnare e trasferire ciò che sappiamo agli altri facendoli crescere e moltiplicando esponenzialmente la capacità e il potenziale delle Persone (Saper Far Fare).

Se riflettiamo profondamente possiamo realizzare che in Azienda non ci sono solo gli allenatori dei giocatori, ma anche gli allenatori degli allenatori, i cosiddetti Train The Trainer.

Un’Azienda vincente non fabbrica solo prodotti, fabbrica prima le sue Persone.

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