Non potere è (spesso) volere

Blog post by Fabrizio Marchi

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January 17, 2024 | Lean, Lean Development, Lean Innovation, Lean Production, Lean Transformation, Operational Excellence

Pochi giorni fa, un amico appassionato di running mi ha proposto di fare un allenamento assieme. Quella sera, tuttavia, mi ero già programmato per andare al cinema: gli ho quindi risposto «mi dispiace, non posso», proponendogli di rimandare di lì a breve.

Poco dopo ho riflettuto: davvero non posso? In fondo, non ero obbligato da nessuno ad andare al cinema: se lo avessi voluto, avrei potuto tranquillamente modificare i miei programmi. Il mio «non posso» poteva quindi meglio tradursi come un «non voglio»: «non voglio rimandare la visione di quel film», «oggi non voglio andare a correre», ecc.

Pensiamoci: quante volte ci capita di dire «non posso» o «non riesco» quando in realtà siamo di fronte ad una scelta e non ad una oggettiva impossibilità?

Anche in ambito professionale: quanti dei «non posso» che diciamo, e che ci vengono detti, sono reali?

Scavando a fondo e con distacco, potremmo accorgerci che alcuni di questi «non posso» segnano il confine di una zona di comfort. Potremmo accorgerci che sono una comoda via di fuga per evitare difficoltà, o cose che semplicemente non ci piacciono, ma che in realtà – pur con fatica e dispendio di energie – siamo perfettamente in grado di fare e di gestire.  

Ognuno di questi «non posso» è quindi un limite, un freno, una zavorra che ci rallenta e che ci trattiene dal metterci in gioco e far accadere le cose. Quando è così, questo può sicuramente precluderci preziose opportunità.

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